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CONCLUSO IL 48° CONGRESSO UAI DI MADDALONI(CE). ALL'INSEGNA DI SCUOLA & CULTURA |
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Scritto da Lauro Fortuna |
Lunedì 11 Maggio 2015 11:21 |
Ieri, domenica 10 Maggio, si è chiuso il sipario anche sul 48° Congresso annuale dell’Unione Astrofili Italiani, organizzato con grande impegno e dedizione dagli amici astrofili dell’Unione Maddalonese Amici del Cielo – UMAC. Il Congresso si è presentato fin da subito con un programma ricco e variegato, articolato su ben quattro giornate di attività ma con filo conduttore ben evidente a partire dalle sedi congressuali scelte: il mondo della scuola, dell’istruzione e della “contaminazione culturale”. Ce ne siamo subito resi conto dal venerdì in prima mattinata, all’apertura dei lavori del convegno di didattica ospitato presso il Liceo Scientifico “Nino Cortese” di Maddaloni: una ampia aula gremita di studenti attenti e disciplinati, che hanno seguito tutti gli interventi tenuti in buona parte da ex-studenti dello stesso Liceo, nonché soci dell’UMAC, come peraltro la dr.sa Melania Del Santo, Ricercatrice INAF, che ha aperto con la sua conferenza di giovedì sera le attività pubbliche del congresso, seguita, sempre di giovedì sera, dalla visita al Planetario digitale di Caserta, una struttura di eccezionale validità e qualità, che merita senz’altro di essere più conosciuta e valorizzata, a livello locale e nazionale. Si è anche capito che si sarebbe fatta molta “contaminazione culturale”, nel caso specifico tra astronomia, storia, mitologia ed arte, come è emerso dalla interessantissima attività di studio condotta direttamente dai soci dell’UMAC e che è sfociata in un vero e proprio nuovo percorso astronomico all’interno della Reggia di Caserta, il “tesoro” culturale e turistico di tutta la provincia. Di questo nuovo percorso, che sarà addirittura incluso in quelli ufficiali della Reggia, hanno potuto usufruire i congressisti nel primo pomeriggio di venerdì. Unica nota “stonata”, e non certo per demeriti degli amici astrofili dell’UMAC, è stata la totale assenza di qualsiasi rappresentate delle Istituzioni pubbliche a portare anche un semplice saluto per l’evento che, come noto, è di rilievo nazionale. Non il Sindaco di Maddaloni, non un assessore o un semplice consigliere comunale, al limite anche di opposizione! Questa la dice lunga ormai sulla qualità della politica e dei politici di oggigiorno.
Il Sabato è stata una giornata di vera full-immersion dalla mattina alle ore 9.00 fino all’Assemblea dei Soci alle ore 15.00 e poi subito a seguire con le premiazioni e la conferenza di Corrado Lamberti, premio Lacchini 2015, nella quale si è davvero raggiunto il massimo dell’emozione – e quasi della “commozione” – nel ripercorrere l’avvincente storia del più grande successo editoriale e culturale sulla divulgazione dell’astronomia in Italia: ovviamente parliamo della storica rivista “l’Astronomia”. A Claudio Lopresti è invece andato il premio Ruggieri, a Vittorio Amadori il premio Falorni, a Giuseppe De Donà il premio Stella al Merito UAI, e al Gruppo Astrofili Deep Space di Lecco il Premio Astroiniziative.
La domenica mattina, tradizionalmente più “sobria” di partecipanti, si è svolta tra le interessanti relazioni delle esperienze didattiche dell’UMAC, i progetti UAI “AstroAcademy” e “ROSAD 2.0: Il Cielo in una Scuola”, la Sessione Variabili e Pianeti Extrasolari, per chiudersi con un “brindisi beneaugurale” sotto i maestosi “Ponti della Valle”, l’acquedotto che soddisfaceva le ingenti esigenze idriche della grande Reggia Borbonica. Al di là della ricchezza dei contenuti, ricorderemo questo congresso per la bellezza di un’associazione, l’UMAC, che unisce ai più anziani ed esperti tanti tanti giovani, sotto la guida appassionata ed autorevole del prof. Michele Maddaloni, alacremente impegnata ogni anno, da venti anni, nel trasmettere a migliaia di giovanissimi di tutta la provincia la fiammella dell’interesse per la cultura scientifica, e con essa della speranza di un Sarà un dovere per l’UAI sostenere in tutti i modi possibili realtà come queste, ma nel frattempo rivolgiamo a tutti gli amici dell’UMAC un grande “grazie”, soprattutto per questo impegno, oltre che per averci ospitato con impegno e simpatia. Il prossimo anno il Congresso si terrà a Prato in collaborazione con l’associazione Astrofili Polaris ed il Museo di Scienze Planetarie.
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