Benvenuti nel sito ufficiale dell'Osservatorio Astronomico di CampoCatino. Belle sono le cose che vediamo, ancor più belle quelle che comprendiamo, ma di gran lunga le più belle sono quelle che non comprendiamo. [Nicola Stenone, 1638-1686] |
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GIORNATA DI STUDIO PER L'INQUINAMENTO LUMINOSO NEI CASTELLI ROMANI
L'evento, organizzato dall'Associazione Tuscolana di Astronomia, dall'Osservatorio Astronomico di Campo Catino e da Hera Luce con il patrocinio dell'UAI, è stato concepito per dare un supporto tecnico-legislativo agli amministratori, agli uffici tecnici e ai comandi di Polizia Locale dei 17 comuni ricadenti nella fascia dei Castelli Romani che cingono le zone di protezione degli Osservatori Astronomici di Monte Porzio Catone e del Vivaro. Dopo il rituale saluto del Direttore Luca Orrù e delle Autorità presenti si entrerà nel vivo del discorso con l'intervento del Dr. Giorgio Viavattene, ricercatore del Fuligni che illustrerà il fenomeno fisico dell'inquinamento luminoso e la situazione attuale dei Castelli Romani, anche alla luce degli scarsi interventi volti al controllo del territorio. Mario Di Sora, Direttore OACC, parlerà invece della normativa regionale (L.R. 23/2000 e Reg. Att. 8/05) e dei suoi aspetti applicativi in provincia di Frosinone e a Roma. Complementare a questo seguirà l'intervento della Polizia Locale di Frosinone, con il Cap. Annarita Germani e l'Ispettore Superiore Giuseppe Diana, che relazioneranno sull'interessante rapporto di collaborazione, in atto da anni con l'Osservatorio di Campo Catino, per il controllo del territorio. Giova rammentare che il capoluogo ciociaro non solo è stato il primo comune italiano ad approvare un proprio regolamento per la limitazione dell'inquinamento luminoso e dei consumi energetici ma anche quello che con più attenzione e costanza effettua i controlli degli impianti esistenti. Non è quindi un caso che, con valori di fondo cielo di magnitudine 19.5 rilevati con SQM, Frosinone sia attualmente il capoluogo italiano meno inquinato in Italia. Chiuderà i lavori l'Ing. Stefano Amadori di Hera Luce, uno dei più importanti gestori di impianti pubblici di illuminazione al livello nazionale, che illustrerà i vantaggi conseguiti, in alcuni comuni del Lazio come S. Cesareo, Fumone, Ferentino e Ceccano, con abbattimento dei consumi del 50/60% e notevole riduzione dell'inquinamento luminoso. Un incontro con cui si spera quindi di attivare, anche nel territorio dei Castelli Romani, quel circolo virtuoso che da anni, in Ciociaria ed alcune zone di Roma, ha prodotto risultati notevoli in questo specifico settore.
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Nella pubblicazione, che verrà rilasciata nelle prossime settimane, si discutono i metodi per assicurarsi che un candidato esopianeta non sia in realtà un falso positivo, come ad esempio una variabile ad eclisse. L'Osservatorio di Campo Catino ha contribuito con oltre 10 osservazioni, che hanno portato alla validazione di 4 candidati sui 38 totali presentati nel poster, così risultando il primo in Italia per la quantità dei dati raccolti.
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La cometa 46/P Wirtanen è una cometa gioviana con un diametro di circa 1.2km, nota per essere stata il primo obiettivo della sonda Rosetta. Nonostante le sue piccole dimensioni il nucleo è molto attivo, e in questo passaggio ravvicinato particolarmente favorevole raggiungerà una magnitudine poco superiore alla 3, diventando visibile ad occhio nudo. La foto a destra è una media di 30 foto, e mostra il rapido moto proprio della cometa: visto che le foto sono allineate sul nucleo in movimento, le stelle sono mosse. La foto a sinistra è stata elaborata con IRIS usando il gradiente rotazionale, mettendo in evidenza i numerosi getti di gas emessi dal lato diurno del nucleo. Al momento degli scatti la cometa si trovava a 17 milioni di kilometri, e la risoluzione raggiunta è di 100km per pixel.
La galassia M77, distante 47 milioni di anni luce nella costellazione della Balena, è una galassia di Seyfert, ovvero una galassia il cui buco nero centrale è attivo ed emette intense radiazioni su tutto lo spettro elettromagnetico, rendendola particolarmente luminosa. Nei pressi del nucleo è stata recentemente scoperta una supernova di tipo II, denominata SN 2018 ivc, indicata nella foto con due linee bianche. Questo tipo di supernova avviene quando una stella con una massa almeno 8 volte superiore a quella solare collassa violentemente, liberando nello spazio una quantità di energia paragonabile a quella dell'intera galassia che la ospita.
La nebulosa NGC 2359, detta anche Elmo di Thor, è una nebulosa ad emissione situata nella costellazione del Cane Maggiore. La stella più luminosa al suo centro è una stella di Wolf Rayet denominata WR7: è 16 volte più massiccia del Sole e 280000 volte più luminosa, e libera nello spazio il gas che ha formato la nebulosa, larga circa 30 anni luce. WR7 sta perdendo velocemente massa ed è destinata ad esplodere come supernova in tempi brevi, almeno per le scale astronomiche.
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La sostituzione di tutti i corpi illuminanti del centro storico, con altri ad emissione zero verso l'alto, ha comportato un recupero di oltre mezza magnitudine tanto che le ultime misure SQM hanno sfoderato un incredibile 19,57, del tutto impensabile in un comprensorio territoriale che annovera, in 5 comuni, oltre 120.000 abitanti. Di tutto questo, ed altro ancora, si parla nel video CREE Case Study Frosinone, realizzato appunto dalla CREE, ed in cui il problema dell'inquinamento luminoso viene riconosciuto come di grande rilievo nelle soluzioni adottate a Frosinone per la tutela dell'Osservatorio Astronomico di Campo Catino. Ovviamente concorre a questo risultato anche il controllo costante sugli impianti privati che viene effettuato, da 15 anni, con la collaborazione dell'ARPA, della Polizia Locale del capoluogo e degli altri comuni confinanti. In definitiva dal video traspare il concetto che una città può essere illuminata bene senza per questo danneggiare la qualità del Firmamento!
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(foto) Ing. Luca Fratini Durante il corso è stato illustrato anche il funzionamento di luxmetri, luminanzometri ed SQM, strumenti indispensabili per misurare le prestazioni di alcuni tipi di impianti ed il valore di luminosità del cielo notturno. A conclusione Mario Di Sora ha mostrato i risultati positivi raggiunti in provincia di Frosinone, ma anche in altre zone del Lazio, grazie all'impegno quotidiano dell'Osservatorio di Campo Catino nel controllo del territorio che ha effettuato otre 3.000 interventi dal 2000 ad oggi autonomamente o in collaborazione con Arpa Lazio e vari comandi di polizia locale.
Le numerose le domande poste a seguito delle relazioni dimostrano quanto sia utile organizzare eventi di questo tipo che confermano l'impegno dell'UAI, in campo nazionale, e dell'Osservatorio di Campo Catino in ambito più locale, per fare opera di sensibilizzazione e fornire supporto tecnico e legislativo a tutti i soggetti interessati siano essi enti pubblici o privati, ordini professionali o grandi gruppi del settore trasporti come TRENITALIA che ha confermato, con questa iniziativa, una specifica attenzione alle tematiche ambientali.
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Il primo sarà un incontro con gli studenti dell'Istituto Superiore Turriziani, venerdi 28 settembre nel corso del pomeriggio, con una relazione riguardante i metodi di ricerca sui pianeti extra-solari, seguita da osservazioni al telescopio sul terrazzo dell'edificio. Sabato 29 ci sarà la "Open Night" dell'Osservatorio dedicata non solo alla visione di oggetti celesti ma anche agli strumenti e alle scoperte effettuate dalla Specola ernica (dal 1998 ben 35 asteroidi e 6 pianeti extra-solari), presentata dallo staff dei Ricercatori. L'adesione a questo importante appuntamento è quanto mai opportuna se si considera che l'Osservatorio di Campo Catino è l'unico Ente di ricerca scientifica pura esistente in provincia di Frosinone anche se di tipo non professionale. Il che rende ancor più doveroso divulgarne le iniziative, messe in cantiere dal 1987 ad oggi, grazie al sostegno sia della Regione Lazio che della Provincia di Frosinone e consistenti in oltre 400 eventi culturali e con la produzione di ben tre documentari. Si parlerà quindi della rilevazione di asteroidi e pianeti extra-solari, a partire dalle tecniche utilizzate per individuarli, per poi ribadire il ruolo dell'Osservatorio nello studio dell'inquinamento luminoso e l'impegno per la sua riduzione sul territorio. Su questi specifici argomenti verranno presentati brevi talks divulgativi, di facile comprensione ma di buon livello scientifico.
L'Osservatorio sarà aperto sabato 29 settembre, dalle ore 21 alle 24, previa prenotazione, entro le ore 13 di venerdi 28 settembre, via mail ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ) o a mezzo telefono (0775/833737). Gli interessati sono pregati di non effettuare doppie prenotazioni mail + telefono o con cognomi diversi che potrebbero ingenerare errori sul numero dei partecipanti.
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